domenica 7 novembre 2010

DIECI MILIARDI IN CERCA D'AUTORE

 


Betplus è il leader del mercato delle slot machine. Ma lo Stato non ne conosce i proprietari. Sei anni fa Francesco Corallo, figlio dell'amico di Nitto Santapaola, Gaetano, ammise di detenerne una quota





"Non lo so". Se si chiede ad Antonio Tagliaferri, direttore dei giochi dell'Aams, l'associazione dei monopoli di Stato, chi sia la persona fisica che sta dietro la Betplus, già nota come Atlantis world, si ottiene questa risposta disarmante. "Abbiamo chiesto più volte se la società fosse in regola con i requisiti della legislazione anti-mafia e ci hanno sempre risposto di sì". Altri poteri, dice Tagliaferri, lui non ne ha. Eppure già sei anni fa alcuni documenti avevano sollevato il dubbio sulle fonti di finanziamento di una impresa che oggi ha un fatturato di dieci miliardi di euro, superiore a quello di Fiat auto. Quel che si sa è che nel 2004 Francesco Corallo, figlio di un amico di Nitto Santapaola - Gaetano, condannato a sette anni per associazione a delinquere - dichiarò di possedere una quota del 20 per cento della società. Coincidenze, la Betplus ha sede a Saint Lucia, lo stesso paradiso fiscale dove risiede la società proprietaria del famigerato appartamento di Montecarlo in cui vive il "cognato" di Fini, Giancarlo Tulliani. A creare le scatole societarie che nascondono i proprietari, in entrambi i casi, è stato lo stesso professionista, James Walfenzao. I controlli, però, hanno sempre e solo riguardato il procuratore in Italia della società, il deputato del Pdl Amedeo Laboccetta. Ex An, Laboccetta è stato indagato nel 2009 a Napoli per associazione a delinquere e turbativa d'asta in una inchiesta su appalti sospetti.
di Marco Lillo
(www.ilfattoquotidiano.it)



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